Dalla Pasqua Gesù ci affida la missione di essere protagonisti di una vita nuova. E nei giorni successivi sentiamo quest’invito rivolto a ciascuno: “Non temete, andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno.” (MT 28,8-15).

Ricominciare. Andare in Galilea significa innanzi tutto ricominciare. Per i discepoli è ritornare nel luogo dove per la prima volta il Signore li ha cercati e li ha chiamati a seguirlo. È il luogo del primo incontro. Andare significa uscire dal nascondimento per aprirsi alla missione, evadere dalla paura per camminare verso il futuro, forti della grazia originaria di riacquistare la memoria della nostra vita segnata dal Risorto.

Cristo è risorto infatti e ha cambiato la direzione della storia. Ma per fare questo, la Pasqua del Signore ci riporta al nostro passato di grazia, ci fa riandare in Galilea, là dov’è iniziata la storia con Gesù, dove è stata la prima chiamata. Ci chiede, cioè, di rivivere quel momento, quella situazione, quell’esperienza in cui abbiamo incontrato il Signore, abbiamo sperimentato il suo amore e abbiamo ricevuto uno sguardo nuovo e luminoso su noi stessi, sulla realtà, sul mistero della vita.

Ricorda e cammina. Ravviva la bellezza di quando, dopo averlo scoperto vivo, lo hai proclamato Signore della tua vita.


don Andrea e don Marco

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