DESIDERARE LA PREGHIERA

 

Il mese di ottobre sarà dedicato alla preghiera di Adorazione. Riportiamo alcuni pensieri sulla preghiera di don Luigi Maria Epicoco. 

L’unico modo per imparare a pregare è: pregare. Non ci sono altri modi. Quindi per tentativo, per esperienza, perché ci proviamo e ci riproviamo, ogni giorno, a volte sbagliando, a volte deragliando. Ma noi non conosciamo nessun altro modo di progredire nella preghiera se non pregando. Leggere molti libri sulla preghiera non aiuta la preghiera. Fare molti corsi sulla preghiera non aiuta la preghiera quanto, invece, pregare, provare a pregare, tentare di pregare. Un buon libro che vuole insegnare la preghiera deve far venire voglia di pregare, non sostituirsi. Una buona scuola di preghiera deve far venire il desiderio di cominciare questo tentativo della preghiera. Pregare è “provare a pregare”, come l’amore, per noi cristiani, è “provare ad amare”, anche quando non ci riusciamo, ma noi dobbiamo provarci costantemente.

Il punto di partenza, io credo, per avere un cuore che prega – ed è una preghiera, veramente, domandare al Signore di donarci un cuore che prega – è comprendere quello che ci ha insegnato in maniera mirabile S. Agostino quando ci ha detto che l’inizio vero della preghiera è il desiderio. Che cosa significa, fondamentalmente: che il primo modo di iniziare a pregare è desiderare di pregare, è coltivare dentro di noi questo desiderio. Vedete, amici, non è scontato che dal desiderio si passi poi al fatto. Però è importante il desiderio. Cioè, pregare non può essere un incidente; non può essere semplicemente qualcosa che a un certo punto la vita ci costringe a fare.

DESIDERARE. Desidero ma non ci riesco. Allora, se voi che mi state ascoltando avete un grande desiderio di preghiera, ma non state riuscendo ancora a pregare veramente, questa non è una brutta notizia…Significa che lo Spirito sta iniziando dentro di voi un percorso, un cammino. Quanto durerà questo desiderio prima di diventare un fatto? Non lo so, ve l’ho detto prima, non è una tecnica. Magari per molti anni ci terremo semplicemente una nostalgia di preghiera, un desiderio di Dio e non riusciremo mai a farlo diventare davvero una fedeltà, un’esperienza forte che possa attraversare la nostra vita. Ma dobbiamo coltivare questo desiderio. Non dobbiamo smettere di desiderare questa cosa.

 

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