La celebrazione dei battesimi

Carissimi amici

La celebrazione dei battesimi è certamente una delle esperienze più belle e arricchenti non solo per le famiglie interessate ma anche per tutta la comunità cristiana.

E` come il giorno della nascita di una uova creatura. Un fratello o una sorella che arriva in famiglia. Un nuovo membro di una comunità da accogliere, amare, far crescere e custodire.

La solennita della celebrazione che accompagna riti antichi e sempre efficaci, la preghiera che facciamo a tutte le messe per i battezzati, la preparazione con la visita del sacerdote in famiglia, danno il senso di questa azione ecclesiale non privata o strettamente famigliare, ma di tutta la parrocchia.

Il numero dei battezzati non corrisponde più, ormai da tempo, al numero dei bambini nati in paese.  
Parecchie sono le ragioni: presenze di molte famiglie con fede diversa da quella cattolica o senza una fede esplicita; scelta di non battezzare il proprio figlio e rinvio al “quando sarà grande”, da parte di coppie battezzate e cristiane.

Secolarizzazione, indifferenza, opposizione, sospetto? Tutto concorre a rendere sempre a rendere sempre più “rarefatta” questa esperienza, anche se ancora sentita e scelta da molti genitori. Oltre a tutto anche la denatalità aggrava il quadro tanto che in quasi tutte le parrocchie della diocesi (dell’Italia) il numero dei battesimi è di gran lunga inferiore a quello dei funerali. La nostra parrocchia non fa eccezione.

Proprio mentre scrivo tre famiglie mi hanno chiesto il battesimo per i propri figli! Lo Spirito Santo non si smentisce mai, non si ferma e agisce dentro alle fessure delle nostre chiusure, pessimismi e pigrizie spirituali.

Guardiamo allora con fiducia alla sua azione e facciamoci scuotere dalla energia dei suoi appelli alla nostra responsabilità.

dS

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