La Mostra: i volti della Misericordia

Partendo dall’origine storica del Giubileo, la mostra affronterà il tema della Misericordia, parola derivante dal latino misericors (aggettivo miser, misero più cor-cordis, cuore) e da misereor (avere pietà).

Nella Dives in Misericordia san Giovanni Paolo II spiega quanto la nostra società ne sia refrattaria: «La mentalità contemporanea, forse più di quella dell’uomo del passato, sembra opporsi al Dio di misericordia e tende altresì ad emarginare dalla vita e a distogliere dal cuore umano l’idea stessa della misericordia».

Ecco perché di fronte al male spesso si assumono atteggiamenti di disprezzo o di vendetta. La misericordia è vista o come debolezza o come una sorta di concessione immeritata per chi sbaglia. Invece la misericordia innanzitutto è qualità propria di Dio, ed essendo Egli infinito, infinita è la sua misericordia. Dio ama quindi senza misure. Il segno più grande della sua misericordia è l’aver donato suo figlio Gesù Cristo, venuto con la sua vita a sanare definitivamente il limite umano. Ogni cristiano ha perciò una vocazione alla misericordia, che la Chiesa ha cercato nei secoli di educare tramite le “opere di misericordia corporale e spirituale”.

La mostra prosegue il suo cammino attraverso i volti nei quali si è più manifestata la misericordia stessa
; si potrà approfondire e riscoprire il volto di Gesù e della Madonna passando attraverso le vite di alcuni particolari santi e il loro ruolo di continuatori di opere di misericordia. L’esposizione proporrà anche alcuni episodi storici significativi di conversione e perdono di peccatori. Questi episodi sono stati e sono ancora oggi un’occasione per comprendere il significato cristiano di giustizia e di perdono. Uno sguardo sull’altro quasi “sovversivo” rispetto a quello che l’uomo contemporaneo cerca di realizzare.

dS

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