IL SILENZIO DELLE DONNE

 

È importante provare a restituire la parola alle “urla dal silenzio”. Se si vuol incontrare la realtà lontano da luoghi comuni occorre provare ad ascoltare le sofferenze più acute che attraversano la nostra umanità ferita.

Laddove nel mondo, la voce coraggiosa ed intelligente delle donne può levarsi, lo illumina in un brulichio di luci, come le immagini della terra di notte: ove tace, più forti si innalzano le grida violente degli uomini, il pianto dei bambini e il rumore metallico delle armi.

Sono loro a dare l’allarme per una terra che brucia, a raccontare la guerra in modo diverso, privo di retorica, restituendone tutto il dramma e la follia. Anche nella chiesa la loro voce e il loro pensiero si alzano liberi, maturi, ma ancor troppo marginalizzati e disattesi. Ma dal buio del passato alla recente penombra, le donne hanno imparato a comunicare attraverso il loro silenzio.

È il silenzio che ricorda la profondità della vita, quello che una società superficiale si ostina a non voler ascoltare. Il silenzio delle donne è una denuncia dell’indifferenza di un mondo che continua a fare la guerra, alimentare la violenza, investire nelle armi. Le donne stanno diritte in silenzio sempre. Il silenzio e la parola delle donne interpellano la città e la chiesa. Andare alla loro scuola significa ritrovare le parole e il silenzio che abbiamo perduto.


Mons. Domenico Pompili

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