SAN GIORGIO, IL DRAGO E IL DRAGHETTO GRISÙ


Carissimi,

devo confessare che spesso, quando guardo l’immagine di San Giorgio che sconfigge il drago, simbolo del male sconfitto dalla forza del bene, mi torna spesso alla memoria il simpatico protagonista di un cartone animato: il draghetto Grisù

Chi è un po’ meno giovane, come me, certamente lo ricorderà. Per chi è più giovane mi permetto di raccontare chi era Grisù. Era un piccolo drago, figlio di una gloriosa famiglia di draghi che si vantavano della loro capacità di incendiare con il loro fuoco ogni cosa. Il padre di Grisù amava dire sempre che chi nasce drago deve fare il drago e basta! Ma suo figlio Grisù non era della stessa idea e coltivava un sogno speciale: diventare un pompiere; era convinto, infatti, che anche un drago può aspirare a qualcosa di diverso che lo faccia uscire dal ruolo di mostro cattivo. Grisù rappresenta così la forza di chi non si rassegna di fronte alle cose negative e desidera cambiare, dare una svolta positiva alla vita, aiutando gli altri e smettendo di spargere fuoco distruttore! Non era facile per Grisù portare avanti il suo sogno, perché spesso senza volerlo le fiamme uscivano inaspettate dalla sua bocca provocando incendi. Ma non perdeva la speranza e soprattutto non smetteva di sognare affermando con forza: «farò il pompiere!».

Ed è così che mi piace immaginare la nostra festa patronale: come una grande occasione per affermare il desiderio di bene, per rimboccarci tutti le maniche e non smettere di lottare perché il mondo si riempia di luce e di gioia.

La festa di san Giorgio è la festa di chi non si rassegna di fronte a chi ancora oggi accende l’incendio del male, dell’odio, della menzogna. È la festa di chi sa che le cose possono cambiare, che le persone possono cambiare, che ognuno di noi può cambiare in meglio.

La festa patronale di San Giorgio è anche la festa di chi sa di non essere solo nella battaglia per affermare il bene. Per fare festa si uniscono le forze di tanti; per fare il bene occorre unirsi, lavorare insieme, sognare insieme. Non siamo eroi solitari! Siamo una comunità! San Giorgio ci ricordi tutto questo.

Don Marco

 

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