LA VOCE DELLA COMUNITÀ

Carissimi,

sono passati poco più di venti giorni da quando sono arrivato a Limito.

Sto cercando di conoscere, capire, incontrare. Sto guardando con gusto la ricchezza di cammini, iniziative, gruppi e attenzioni che popolano la nostra parrocchia.

Sto apprezzando la bellezza del condividere le celebrazioni eucaristiche feriali e festive.

Mi piace molto il titolo di questo foglietto: «La voce della comunità»; in questi primi giorni ho sentito forte la voce di questa nostra comunità di San Giorgio.

È la voce di una comunità che domenica 17 settembre ha saputo dire con intenso affetto e grande commozione il suo grazie a don Stefano per i nove anni trascorsi con noi. Il pianto, il magone hanno reso quel grazie ancora più genuino.

È la voce di una comunità che, con una disponibilità di cuore che colpisce e con un calore che incoraggia, sta dicendo il suo benvenuto al sottoscritto. Grazie di cuore di questa accoglienza.

È la voce semplice dei bambini della scuola materna; è la voce vivace dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani dell’oratorio; è la voce robusta degli adulti; è la voce profonda di chi di anni ne un po’ di più.

È la voce fragile di chi sussurra le proprie preoccupazioni, le proprie sofferenze, il dolore per la scomparsa di una persona cara.

È la voce gioiosa e generosa dei tantissimi collaboratori della parrocchia.

È la voce materna di Claudia e Maria Chiara, guide sicure per me e indispensabili punti di riferimento per tutti.

Alla voce della comunità ora si unisce anche la mia, con l’augurio che tutte le nostre voci siano sempre armoniosamente unite per formare un meraviglioso coro.

 

Don Marco

 

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