Alle radici del male

Cari Amici

L’argomento della Scuola Popolare della 
Fede di oggi è forte e drammaticamente attuale.

Pur senza gli episodi di violenza 
che hanno toccato al cuore la nostra convivenza, la presenza del male e la sua manifestazione rimangono sempre argomenti problematici e suscitano interrogativi seri.
Vorremmo andare alla 
radice del perché del male, del peccato, ma ci rendiamo conto che rimaniamo in superficie.
Desideriamo capire come è 
possibile che l’uomo diventi peggio di un animale selvatico e ci rendiamo conto che le risposte sono insufficienti. 

Il male ci sovrasta e il mistero della sua influenza nell’uomo rimane insondabile. Purtroppo non c’è bisogno di guardarci attorno, basta guardarci “dentro”.
Quanti 
propositi di bene rimangono intenzioni. Quanto egoismi, rancore, supponenza e malvagità girano nel nostro cuore! San Paolo stesso vedeva il bene da compiere ma si trovava impotente e incapace a realizzarlo.
Tutta la storia 
dell’umanità è artefice di una lotta continua con esiti alterni: piccole vittorie, grandi sconfitte, battaglie perse e guerre trionfanti.

Siamo deboli, estremamente 
fragili e volubili.

Questa consapevolezza non ci porta all’abbattimento e alla resa.

Anzi! Essa è la condizione quasi indispensabile per il riscatto e il coraggio della lotta. 
Il clima di scoraggiamento e di panico, diffusissimo in questi tempi, è segno di una debolezza di fede e di speranza cristiana. 

Ragioniamo e pensiamo “come se Dio non ci fosse” e non avesse salvato l’umanità. Un segno pericoloso che non porta luce nel buio.

dS

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