Misericordiae vultus 2

“Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre”: con queste parole si apre la Bolla di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia, il documento che traccia le linee e le indicazioni per l’Anno Santo, il cui inizio è fissato per l’8 Dicembre prossimo.

L’immagine del Volto (“abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia”, scrive il Papa) si affianca a quella della Porta, che fisicamente tutti saremo invitati a varcare sia a Roma (per chi potrà andarci) sia “in ogni Chiesa particolare, nella Cattedrale o in una chiesa di speciale significato” o anche nei Santuari.

Si tratta sempre di una Porta della Misericordia da attraversare assumendo l’impegno di una vera conversione alla misericordia che è “l’architrave che sorregge la vita della Chiesa. Tutto della sua azione pastorale dovrebbe essere avvolto dalla tenerezza con cui si indirizza ai credenti. La credibilità della Chiesa passa attraverso la strada dell’amore misericordioso e compassionevole”. Continua il Papa: “dove la Chiesa è presente, là deve essere evidente la misericordia del Padre”. Come si fa? “Nelle nostre parrocchie, dovunque vi sono dei cristiani, chiunque deve poter trovare un‘oasi di misericordia”.

Quello che conta è che “la parola del perdono possa giungere a tutti e la chiamata a sperimentare la misericordia non lasci nessuno indifferente”.

L’invito alla conversione che nasce dal Giubileo non esclude nessuno, anzi “si rivolge con ancora più insistenza verso quelle persone che si trovano lontane da Dio per la loro condotta di vita”.

Un tempo di misericordia è un tempo bello del quale non possiamo privarci e siamo grati al Papa che l’ha voluto.

dS

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