Educarsi al pensiero di Cristo
Carissimi amiciLa ripresa delle attività e dei ritmi ordinari (a volte stressanti) della vita, porta con se una duplice sensazione: pesantezza e speranza.
La leggerezza della vacanza si scontra subito con il peso delle cose da fare e delle aspettative ad esse legate, il lavoro la scuola, gli impegni sociali… Ce la faremo ad affrontare tutto e a gestire tutte le complessità della vita?
Ma la ripresa è anche una sfida e quindi contiene un desiderio di miglioramento, di affrontare con nuova energia la fatica e gli impegni. Genera la speranza che la vita non sia un regredire triste e inesorabile, ma un progresso faticoso ed entusiasmante. È significativo che anche la ripresa delle attività pastorali, parrocchiali e diocesane, ha come data simbolica la festa della Nascita di Maria vergine. Una bambina che viene al mondo è il miracolo più bello e l’esperienza che più di tutte commuove e suscita sentimenti di gioia, fiducia, speranza. E questa bambina di nome Maria, lo sappiamo, nasce per far nascere il Salvatore dell’umanità.
In quest’occasione, come da tradizione, il Cardinale Angelo Scola ha presentato la nuova lettera pastorale che guiderà il cammino della Diocesi nei prossimi anni: “Educarsi al pensiero di Cristo”.Occorre sconfiggere la tentazione dell’insicurezza che può diventare scetticismo e produrre l’oblìo del “per Chi?”. L’Anno Santo della Misericordia illumina il cammino pastorale indicato dalla Chiesa ambrosiana per i prossimi due anni: educarsi al pensiero di Cristo, avere i suoi stessi sentimenti - nota il Cardinale -. Attraverso il lavoro personale e comunitario sulla Lettera pastorale, si tratta di assumere il dono e il compito di pensare secondo Cristo, cioè di riconoscere nella persona di Gesù, immedesimandosi in Lui, il criterio per guardare, leggere e abbracciare tutta la realtà e, nello stesso tempo, il dono e il compito di pensare Lui attraverso tutte le cose della vita. Un lavoro, quello proposto dalla Lettera, che si situa nella riforma attuata in questi ultimi anni dalla Chiesa di Milano, vòlta a definire il profilo di una Chiesa “in uscita”.
dS
