Cari Amici

Oggi vengono presentate le liste di coloro che hanno accettato di candidarsi al nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale; domenica prossima procederemo alle elezioni.

Ma che cos’è il Consiglio Pastorale?

Lo dice la parola stessa; è una riunione in cui al centro c’è “il consigliare”. Non ha niente di immediato “da fare” o “da decidere” e non nemmeno la riunione dei migliori, né di quelli che aspirano ad un posto privilegiato: nella Chiesa “si serve”, ci si mette a servizio.

Il consiglio lo si dà non perché “io la penso così” o perché “io la vedo così” o perché “il mio gruppo la vede così”.

È un consiglio pastorale. Cioè, dal punto di vista del Pastore, vale a dire di Gesù e del suo Spirito: dalla relazione con Lui nasce la capacità di guardare le realtà ecclesiali e sociali con uno sguardo di misericordia, di comprensione e di compassione, a 360 gradi, non rinchiuso “nel proprio orticello”. Ecco perché ogni riunione inizia con la preghiera e un momento di riflessione: per custodire il clima di ascolto dello Spirito che la sorgente del dono del “consiglio”.

Il consigliere offre un consiglio che è pastorale perché riguarda la Comunità Cristiana all’interno del Territorio in cui vive. Ecco allora l’importanza del partecipare e conoscere la vita della Comunità e della Città, appassionarsi all’avventura dell’annuncio del Vangelo in questo tempo, intravvedere ciò che è il bene qui e adesso per Parrocchia.

È pastorale quando prende sul serio e con amore la vita della gente.

Io in questi anni mi sono sentito molto accompagnato e sostenuto dal Consiglio “uscente”, perché molti hanno partecipato attivamente e mi hanno aiutato a fare il pastore in questa Comunità.

E’ l’augurio che faccio a coloro che verranno scelti come “consiglieri pastorali”.

Buon voto! dS

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