Ci siamo!

Ci siamo! Nel clima un po’ frenetico dei nostri giorni, in attesa “ansiosa” dell’Expo, iniziamo la Settimana Santa che dà senso a tutte le settimane non solo della liturgia o della Chiesa, ma del mondo intero.

Tutto passa dentro a questi giorni e tutto rifluisce con nuovo significato e vigore. La vita e la morte, il male e il dolore, la speranza e la gioia, la libertà e la schiavitù, la fedeltà e il tradimento. Non c’è latitudine del mondo e tanto meno angolo del cuore umano che non venga toccato dal Mistero dell’amore di Dio che in questi giorni si compie.

La ripetitività millenaria dei gesti e delle parole, lungi dall’annoiare o dal disinteressare, rivela la permanente volontà di salvezza di Dio verso la nostra povera umanità.

Come lui ripetutamente ci allontaniamo da Lui, Lui ancora più tenacemente e fedelmente si avvicina a noi, ci dà la sua vita, ci ripropone la sua amicizia, ci offre condivisione di gioia nella sua casa.

Ciò che viene vissuto dal Figlio di Dio viene reso autentico e santo. Anche la morte, soprattutto la morte: aurora di vita, seme di resurrezione.

Lasciamoci plasmare da questo effetto consegnandoci nelle sue mani. dS

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