VERSO LA COMUNITÀ PASTORALE: L’AVVENTURA DEI RICCI


Carissimi,

in quest’ultimo numero della Voce della Comunità vorrei terminare il percorso verso la comunità pastorale con una piccola storiella.
Settimana prossima avremo il primo numero di “Camminiamo Insieme”.

Un’estate, una famiglia di ricci andò ad abitare nella foresta. Il tempo era bello, faceva caldo, e tutto il giorno i ricci si divertivano sotto gli alberi. Giocavano a nascondino tra i fiori, acchiappavano mosche per nutrirsi e, la notte, si addormentavano sul muschio, nei pressi delle tane.

Un giorno, videro una foglia cadere da un albero: era autunno.

Giocarono a rincorrere la foglia, dietro le foglie che cadevano sempre più numerose; ed essendo le notti diventate un po’ più fredde, dormivano sotto le foglie secche. Faceva però sempre più freddo. Nel fiume a volte si formava il ghiaccio. La neve aveva ricoperto le foglie.

I ricci tremavano tutto il giorno, e la notte non potevano chiudere occhio, tanto avevano freddo.

Così una sera, decisero di stringersi uno accanto all’altro per riscaldarsi, ma fuggirono ben presto ai quattro angoli della foresta: con tutti quegli aghi si erano feriti il naso e le zampe. Timidamente, si avvicinarono ancora, ma di nuovo si punsero il muso. E tutte le volte che uno correva verso l’altro, capitava la stessa cosa. Era assolutamente necessario trovare un modo per stare vicini: gli uccelli si tenevano caldo uno con l’altro, così pure i conigli, le talpe e tutti gli animali.

Allora, con dolcezza, a poco a poco, sera dopo sera, per potersi scaldare senza pungersi, si accostarono l’uno all’altro, ritirarono i loro aculei e, con mille precauzioni, trovarono infine la giusta misura. Il vento che soffiava non dava più fastidio; ora potevano dormire al caldo tutti insieme.
 

Don Marco

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