CHE DOMANDA È?

 

Carissimi,

appena ascoltiamo la domanda di Gesù: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro?», capiamo subito che si tratta di una domanda la cui risposta è ovvia. Probabilmente i discepoli avranno detto tra sé: «Ma che domande fa Gesù? È inutile chiederlo: è ovvio che una lampada non viene messa sotto il letto!!».

Chiaramente Gesù, con questa domanda vuole provocare i suoi discepoli perché riflettano sul fatto che “non vi è nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce”.

Vi confesso, però, che questa volta non mi ha colpito tanto il significato della domanda con il suo intento esplicito a far riflettere sul fatto che la Verità non va tenuta nascosta; mi ha colpito piuttosto il fatto che tale domanda abbia una risposta ovvia. Mi chiedo infatti che cosa al giorno d’oggi possa essere considerato ovvio. Mi sembra che quello che una volta poteva essere considerato un’ovvietà oggi non sia più scontato.

Non è più scontata la fede con i suoi segni e i suoi gesti (a catechismo un numero sempre maggiore di bambini arriva senza saper fare il segno della croce); non è più scontato il rispetto (sempre di più l’egoismo ci impedisce di vedere gli altri); non è più scontata la buona educazione (oggi si sanno usare i grandi mezzi tecnologici ma ci si è dimenticati l’uso del cestino per gettare le cartacce che immancabilmente addobbano le nostra strade).

L’elenco, ahimè, potrebbe continuare a lungo, ma forse vale la pena fermarsi e ritrovare, piuttosto, il gusto di insegnare di nuovo, da capo, le cose ovvie, che così ovvie oggi non sono più!

don Marco

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