Per educare un fanciullo, serve un intero villaggio.

“La comunità educante riguarda tutta la parrocchia che si assume l’impegno di accompagnare i più giovani all’incontro personale con Cristo nella Chiesa”. Le parole del Vescovo sono semplici e fanno emergere una dimensione fondamentale delle nostre comunità cristiane: l’educazione.
Ragioni storiche e spirituali hanno consegnato alla nostra diocesi un’enorme tradizione educativa che si è espressa soprattutto (ma non esclusivamente) nel grande strumento dell’oratorio. Le scuole cattoliche di ogni ordine e grado che pullulano nel territorio della Diocesi, sono un altro indice di rande “laboriosità educativa” che abbiamo ricevuto come patrimonio vivo da non disperdere. Sono tante le persone e le istituzioni che gravitano nella sfera dell’educazione. Guardando in casa nostra, nella nostra parrocchia quest’anno ricorderemo i 110 anni della Scuola Materna San Martino e, l’anno prossimo, festeggeremo i 50 anni della Polisportiva San Martino.
L’Arcivescovo desidera che si trovi una unità e una convergenza tra questi soggetti educanti e, rispetto delle singole competenze, si faccia di tutto per offrire un messaggio chiaro, una proposta unica, un impegno condiviso che abbia come perno Cristo Gesù Maestro. Non si tratta di aggiungere strutture a strutture e riunioni a riunioni (ne abbiamo già tante!), ma di creare consapevolezze e unitarietà in tutti coloro che “servono” la crescita dei nostri ragazzi.
Come dice un proverbio africano:

Per educare un fanciullo, serve un intero villaggio.

La ripresa delle attività formative e di animazione con la prossima Festa dell’Oratorio ci permetterà di rendere sempre più la nostra comunità un’autentica scuola del Vangelo.

Buon cammino. dS.

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