Carissimi,

la simpatica filastrocca ci ricorda che è di notte che viene la Befana; anche Babbo Natale - i bambini lo sanno bene - viene di notte. La notte diventa in questo modo il momento di doni attesi e, insieme, inaspettati. La notte può diventare lo spazio dove trovano ordine i pensieri confusi che agitano il giorno; dove il buio è orientato verso la luce dell’alba, dove i sogni generano desideri di felicità e attesa di compimento di promesse importanti. La notte aiuta a immaginare nuovi orizzonti e a coltivare la fiducia.

Il Natale ci ha fatto scoprire che è proprio la notte che ci regala la Luce. Anche Dio ama la notte come occasione per dare luce nuova all’uomo immerso nelle tenebre.

Il Poema delle quattro notti, un antico testo rabbinico, ricorda le quattro notti di veglia in cui Dio nell’Antico Testamento agisce nella storia. 

1. La notte della creazione, in cui Dio dal buio del nulla genera i colori della vita. Con il suo amore onnipotente la luce si fa strada nel buoi, la vita prende la sua forma e Dio dà inizio al suo progetto di salvezza

2. La notte dell’alleanza, in cui Dio fa un patto di amicizia con Abramo e Sara, promettendo una discendenza sterminata. Dio sceglie qualcuno attraverso il quale portare la sua benedizione sulla terra. Da quel momento Dio rimarrà fedele al suo progetto anche di fronte al peccato dell’uomo

3. La notte della liberazione, in cui Dio fa fuggire il popolo di Israele dalla schiavitù in Egitto. L’uomo sperimenta la liberazione e la speranza di chi sa di avere Dio al suo fianco

4. La notte della Risurrezione. Per gli ebrei è il ritorno del Messia, per noi è la notte in cui Cristo ha vinto la morte. O notte più luminosa del sole, o notte più fulgente della luce, notte pasquale tanto a lungo attesa (inno monastero trappista di Vitorchiano). 

Alla fine delle feste natalizie non possiamo che entrare nella notte, nelle nostre notti, e attendere la luce di Cristo che presto verrà, anzi, già rispende e sconfigge ogni tenebra, dandoci la certezza di un tempo benedetto da Dio.


Don Marco