ALL’IMPROVVISO...GRADUALMENTE

 

Si annuncia alla vostra carità, fratelli e sorelle carissimi, che, permettendo la misericordia di Dio e del Signore nostro Gesù Cristo, il giorno 12 del mese di aprile celebreremo con gioia la Pasqua del Signore.


Carissimi,

probabilmente avete riconosciuto le parole riportate sopra; si tratta della formula con cui il sacerdote dà l’annuncio della Pasqua il giorno dell’Epifania. Si tratta, di solito, di un annuncio che ci prende un po’ alla sprovvista; molti fedeli, infatti, appena terminata la lettura del Vangelo si siedono, come è consuetudine; anche il sacerdote, parlo soprattutto di me, deve fare uno sforzo per ricordarsi che c’è da dare questo annuncio.

Certo il 6 gennaio nessuno di noi poteva immaginare come sarebbe stata la Pasqua del 2020.

All’improvviso alla fine di febbraio ci siamo trovati in un’emergenza enorme. Tutto è capitato così in fretta che quasi facevamo fatica a renderci conto di quanto stava succedendo.

Ci sono notizie, eventi che arrivano all’improvviso, che ci colgono di sorpresa, di fronte ai quali siamo spesso impreparati.

Dal 23 febbraio sono state sospese tutte le attività delle parrocchie, compresa la possibilità di celebrare. Dall’8 di marzo l’Italia è diventata una grande zona rossa. Gradualmente stiamo prendendo le misure con questa nuova situazione. Poco alla volta abbiamo iniziato a diventare più consapevoli, a trovare un nuovo equilibrio di vita, anche se è faticoso; per quanto riguarda la vita spirituale si sono trovate modalità nuove, più “domestiche”, per vivere la Quaresima ed ora la Settimana Santa.

Mi colpisce questo alternarsi di cose che arrivano all’improvviso e di un cammino graduale che da lì prende inizio. Mi sembra che anche nel mistero della Pasqua ci sia qualcosa di improvviso e qualcosa di graduale.

Il giorno di Pasqua quando le donne andarono al sepolcro e lo trovarono aperto fu come una improvvisa doccia fredda. Avrebbero dovuto subito essere felici e con loro anche i discepoli; invece ecco la paura, i dubbi, la fatica a capire. Era capitato tutto così all’improvviso e in modo inaspettato (a dire il vero Gesù l’aveva preannunciato, ma sappiamo che allora i discepoli non avevano capito a che cosa si riferisse). Ci vollero diversi giorni, addirittura settimane per capire fino in fondo che il Signore era davvero il Risorto.

Ecco allora che cosa è la Pasqua: un evento che all’improvviso irrompe nella storia dell’umanità, scardinando convinzioni, rompendo il ritmo delle abitudini. Ma da questo evento improvviso occorre iniziare un cammino. Ogni anno la Pasqua arriva per ricordarci che, a poco a poco, il Signore Risorto ci accompagna nel viaggio della vita e che, a poco a poco, dobbiamo imparare a donare a lui il nostro cuore. Allora auguro a ognuno di noi che l’evento improvviso della Pasqua gradualmente ci aiuti a riconoscere Gesù, ad amarlo e a testimoniarlo.

Don Marco

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