UN CROCIFISSO NELLE NOSTRE CASE

 

Carissimi,

oggi festeggiamo la festa delle famiglie. È in famiglia che si dovrebbero imparare i primi gesti della fede; purtroppo le catechiste si accorgono che ormai sempre più numerosi bambini arrivano all’inizio del catechismo senza saper fare il segno della croce, senza conoscere le preghiere.

Il 18 marzo 2018 papa Francesco ha detto: «Il crocifisso non è un oggetto ornamentale o un accessorio di abbigliamento – a volte abusato! – ma è un segno religioso da contemplare e comprendere. Nell’immagine di Gesù crocifisso si svela il mistero della morte del Figlio come supremo atto di amore, fonte di vita e di salvezza per l’umanità di tutti i tempi. Nelle sue piaghe siamo stati guariti. Posso pensare: “Come guardo io il crocifisso? Come un’opera d’arte, per vedere se è bello o non bello? O guardo dentro, entro nelle piaghe di Gesù fino al suo cuore? Guardo il mistero del Dio annientato fino alla morte, come uno schiavo, come un criminale?”. Non dimenticatevi di questo: guardare il crocifisso, ma guardarlo dentro».

Il 16 settembre 2018 il papa ha regalato il crocifisso a chi era in piazza San Pietro dicendo: «Oggi, due giorni dopo la Festa della Santa Croce, ho pensato di regalare a voi che siete qui in piazza un crocifisso. Eccolo qui [lo mostra]. Il crocifisso è il segno dell’amore di Dio, che in Gesù ha dato la vita per noi. Vi invito ad accogliere questo dono e a portarlo nelle vostre case, nella camera dei vostri bambini, o dei nonni…, in qualsiasi parte, ma che si veda nella casa».

Mi permetto di suggerire di vivere in questa settimana un momento di preghiera davanti al crocifisso con tutta la famiglia. È un modo per riscoprire quello sguardo alla croce di cui parla papa Francesco. 


Don Marco

 

 

Informazioni aggiuntive