DI CHE SEGNO SEI?

 

Carissimi,

andando in libreria qualche giorno fa mi è capitato di vedere diversi libretti di oroscopo, cosa tipica all’inizio dell’anno. Così ho pensato alla domanda che ogni tanto viene fatta: «Di che segno sei?». Una volta ho sentito fare questa domanda a una religiosa che ha risposto al bambino che gliela poneva dicendo: «Sono del segno della croce!». Mi è piaciuta questa risposta. Un cristiano non si distingue perché e nato sotto il segno del capricorno o dell’ariete o di qualche altro segno zodiacale. Il cristiano sa di essere nato sotto il segno della croce. Nel rito del battesimo è il primissimo gesto che viene compiuto: il sacerdote, seguito da genitori, padrini e madrine, traccia un segno della croce sulla fronte dei bambini che devono ricevere il battesimo.

Il segno della croce segue due direzioni: una orizzontale e una verticale.

Vorrei fermarmi, innanzitutto, sulla linea verticale. Nel segno della croce la mano va dall’alto al basso, dal cielo fino alla terra, da Dio fino agli uomini. La croce è un vero ponte che unisce Dio con ognuno di noi. Il movimento del segno della croce è discendente, per questo ci ricorda che Dio si è fatto vicino a noi, è sceso su questa terra per camminare con noi, comunica con noi, ci ama e ci fa sentire il suo amore attraverso infiniti segni della sua bontà.

Ma quando guardiamo una croce ci accorgiamo che c’è anche un movimento ascendente, dal basso verso l’alto. Ora che Dio ci ha rivelato il suo volto, ora che Cristo ci ha insegnato a parlare a Dio chiamandolo Padre, l’uomo non ha più paura di guardare in alto, di cercare gli occhi di Dio, di parlare al cuore immenso dell’Onnipotente.

È bello fare il segno della croce sapendo che attraverso il gesto di amore di Gesù niente potrà mai separare il cielo e la terra, Dio e gli uomini.

 

Don Marco

 

 

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