LEGGERMENTE INCHINATO

 

Carissimi,

dopo aver cantato l’inno di lode (il Santo) inizia il momento più alto in assoluto di tutta la messa: la consacrazione. Un momento che richiede tutta la nostra concentrazione; da vivere silenziosamente, lentamente, con il cuore colmo di stupore

Nella prima parte si racconta l’istituzione dell’Eucaristia: i gesti e le parole dell’ultima Cena di Gesù vengono ripetuti dal sacerdote.

Le note liturgiche prevedono che quando il celebrante dice le parole di Gesù (Prendete e mangiate tutti...prendete e bevetene tutti…) si inchini leggermente . Mi piace compiere questo gesto: mi fa sentire piccolo di fronte al grande mistero dell’Eucaristia. Mi fa come scomparire perché solo Gesù sia visibile.

Appena prendo fra le mani il pane per la consacrazione sento una grande emozione e subito, durante ogni celebrazione eucaristica, ringrazio per il dono del sacerdozio, qualche volta con la stessa commozione della mia prima messa. E così mentre mi inchino leggermente davanti all’Eucaristia mi commuovo all’idea che Dio si fidi così tanto di noi uomini.

Mentre sono leggermente inchinato provo anche a immaginare gli occhi di Gesù durante l’ultima cena; so che quegli occhi oggi guardano anche me, guardano ogni persona presente con l’intensità dell’amore che solo Dio sa offrire.

Infine so che, mentre sono leggermente chinato e pronuncio le parole di Gesù, quanto accaduto nell’ultima cena accade di nuovo: quel pane e quel vino, tra le mie mani, sotto gli occhi di tutti noi diventano il corpo e il sangue di Gesù e, improvvisamente, sai di essere lì con Lui...e questo basta per immergerci nel per sempre dell’Amore di Dio. 


Don Marco

 

 

 

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