UNA STORIA PIÙ GRANDE DI NOI

 

Carissimi,

voglio condividere con voi le parole che il sacerdote dice sotto voce quando si reca all’ambone per proclamare il Vangelo: «Purifica il mio cuore e le mie labbra, o Dio onnipotente, perché possa annunziare degnamente il tuo vangelo».

Mi sorprende sempre la forza che ha ogni brano di vangelo di raggiungere l’anima; durante la settimana leggo e rileggo il brano per preparare la predica eppure quando lo proclamo dall’ambone durante la celebrazione mi colpisce come se fosse la prima volta che lo leggo; quel brano conserva sempre la potenza sbalorditiva della parola creatrice di Dio.

Mi sorprende il fatto che brani molto conosciuti, sentiti e risentiti, letti e riletti, studiati e meditati tante volte, ogni volta abbiano per me una parola nuova, un particolare nuovo che mi aiuta a crescere; c’è sempre qualcosa che non aveva mai attirato particolarmente la mia attenzione, che quel giorno invece diventa capace di provocare la mia esistenza.

Mi sorprende la capacità del Vangelo di parlare alla mia vita, di illuminare situazioni, di guidare nelle decisioni. Il Vangelo aiuta a correggere, a rinforzare.

Mi sorprende anche l’esperienza che qualche volta faccio dell’aridità: mi metto a leggere un brano, lo rileggo più volte ma sembra non dirmi nulla. Ho scoperto così l’importanza di due aspetti: per leggere il vangelo occorre invocare l’aiuto dello Spirito Santo; è Lui che darà quella luce che all’improvviso ci aiuterà a entrare nella Parola. Perché questo accada, ed è il secondo aspetto, occorre il coraggio della perseveranza, il coraggio di fermarsi davanti al quel brano apparentemente silenzioso, fiduciosi nell’azione dello Spirito.

 

don Marco

 

 

 

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