Ripetere più volte l'esercizio


Carissimi,

anche se non frequento nessuna palestra, mi sembra di capire che ogni esercizio ha due caratteristiche: la ripetizione e la gradualità nell’aumentare la difficoltà.

Credo che questi due aspetti valgano anche nella palestra dell’avvento.

La fedeltà alla messa domenicale rafforza il rapporto con Dio; la perseveranza quotidiana nella preghiera ci fa crescere nel dialogo col Signore; l’esercizio costante della lectio divina irrobustisce l’anima.  Si tratta di esercizi da ripetere sempre, senza mai arrendersi alle possibili difficoltà come le distrazioni o la sensazione di una certa aridità.

Andare a messa solo a Natale e a Pasqua è come andare in palestra un paio di giorni all’anno e pretendere di avere una muscolatura forte e potente. Pregare solo quando ho bisogno è come andare in palestra il giorno prima di un’attività che richiede un grande sforzo fisico: non servirebbe a darci resistenza.

Qualche volta la ripetitività della liturgia ci annoia, qualche volta ci sembra inutile ripetere per cinquanta volte la preghiera dell’Ave Maria nella recita del Rosario. Ma è proprio questo ridire le stesse cose, ripetere le stesse parole, rivivere gli stessi gesti che alimenta e allena quel muscolo speciale che è il nostro cuore.

Nella perseveranza la nostra vita spirituale cresce sempre di più. E più penetriamo nel cuore di Dio e più desideriamo immergersi nella suo cuore misericordioso. Passo dopo passo, con un allenamento tenace il nostro cuore impara a pregare con sempre maggiore intensità, impara a lasciarsi avvolgere dalla grazia della Parola fino a raggiungere l’alta vetta della contemplazione. Ma per questo occorre allenamento!

Don Marco

 

 

 

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