Sollevamento pesi


Carissimi,

uno dei rischi della palestra è di immaginarsi da soli mentre ci si esercita con i vari attrezzi o macchinari a disposizione. Pur lasciando lo spazio anche alla socializzazione, la palestra non ha certo la forza di uno sport di squadra. Andare in palestra assieme a qualche amico può aumentare la motivazione e la voglia, tuttavia gli esercizi si fanno da soli.

La palestra spirituale dell’avvento ci invita, invece, a esercitarci insieme, a fare gioco di squadra, a migliorare la nostra rete di relazioni con gli altri, a fare nuove conoscenze con lo stile dell’accoglienza.

Per questo è un tempo che si apre a gesti di carità (come la raccolta viveri che facciamo nella nostra parrocchia); per questo è un tempo che ci invita a ritrovare il gusto della preghiera in famiglia, con gli amici (come la preghiera con la vaschetta a forma di pesce che abbiamo proposto ai ragazzi), per questo è un tempo che ci invita a riscoprire la gioia e l’importanza di essere una comunità che insieme si prepara a vivere la gioia del Natale nello stile dell’accoglienza.

Nella seconda lettura di questa domenica San Paolo così ci esorta: «Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti»

Talvolta incontrando gli altri avvertiamo il peso di un carattere troppo diverso dal nostro, avvertiamo la pesantezza di una differenza che sembra creare una distanza poco facile da colmare.

La palestra dell’avvento ci vuole aiutare a “portare i pesi gli uni degli altri” (cfr Gal 6,2).

Certamente, così facendo, cambia la logica che sta dietro all'allenamento: non si sollevano più pesi, semmai si abbracciano le persone.

 

Don Marco

 

 

 

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