Il Sinodo straordinario


Domenica scorsa è iniziato a Roma, il Sinodo straordinario, nel quale i Vescovi e i delegati rifletteranno sulla famiglia. L’evento vuole mettere al centro dell’attenzione dei Vescovi la famiglia e le sfide pastorali nel contesto della nuova evangelizzazione.
Dunque non sarà solo “un si o un no” per i sacramenti ai divorziati. Il dibattito abbraccerà tutti i temi che toccano la famiglia che nonostante le molte derive rimane il cardine della società.
I giornali in queste settimane hanno prestato più attenzione alle varie correnti nella Chiesa mettendo in evidenza cardinali più progressisti contro vescovi più conservatori.
Visto così il Sinodo non porterà nulla di buono.Papa Francesco ha invitato i Vescovi a “piegarsi sulle ferite degli uomini e delle donne con misericordia facendo emergere il bello che c’è nelle relazioni, a misurare la qualità della famiglia dal modo con cui si trattano i bambini e gli anziani”. Tutti ci aspettiamo che si affrontino seriamente i tanti temi e le tante sfide che investono la famiglia nei vari continenti quali la mancanza di lavoro, della cultura della precarietà, le sirene della irresponsabilità, ecc., ma non nascondo la speranza che si affrontino senza paure e sospetti (“con parresia”, cioè con franchezza, ha detto il Papa) anche i temi che riguardano le famiglie ferite. Certo che il tema famiglia è enorme, soprattutto in un Sinodo che vuole arrivare al mondo intero, ma qualche parola chiara che apra alla speranza ce l’aspettiamo. dS.

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