Carissimi,

anche questa settimana vorrei partire da una gita fatta nel mese di agosto. Sono andato a Monasterolo, sul lago d’Endine, uno dei posti che amo di più.

Era una giornata particolarmente calda, così ho deciso di entrare nelle acque del lago per rinfrescarmi.

Appena mi sono immerso nell’acqua ho iniziato a guardarmi attorno: il verde delle montagne, il cielo azzurro, il riflesso del sole nell’acqua, il vociare allegro delle famigliole sulla riva, il profumo dell’acqua di lago, l’aria fresca che accarezzava il viso...mi sono sentito afferrato dall’incanto di questa poesia.

Sapete tutti quanto mi piacciano i laghi. In un primo momento mi sono sentito come uno spettatore che guarda con occhi sorpresi quello che lo circonda, ma non sente di far parte di quello che guarda; poi mi sono reso conto che ero dentro quello spettacolo meraviglioso. Mi ero immerso non solo nel lago, ma in tutto quell’incantevole angolo di paradiso. Quando qualcosa ti piace e ti immergi in essa, ne assapori tutta la bellezza. E questo di dà serenità e pace.

Tornato a casa, alla sera, ho pensato al fatto che la parola battesimo significa proprio immersione. Col battesimo veniamo immersi nell’amore di Dio; con il battesimo ci sentiamo avvolti dalla bellezza di saperci figli amati e desiderati.

Quando penso a come potrebbe ripartire il nuovo anno pastorale, mi immagino che ogni cristiano, al di là delle restrizioni e dei protocolli, sperimenti la bellezza di immergersi nel mistero di Dio, di farne parte totalmente.

Vorrei che ognuno di noi fosse un cristiano immerso nell’Eucaristia, nella Parola, nella preghiera, nella fraternità, nella carità; un cristiano immerso in Dio...immerso come un vero  battezzato!