AL CUORE DELLA NOSTRA FEDE

 

Carissimi,

ecco una di quelle frasi che vengono dette durante la messa ma che a volte rischiano di passare sotto l’insegna di un’abitudine che cancella lo stupore e la meraviglia: “mistero della fede”

Quando diciamo mistero non dobbiamo mai pensare a qualcosa di oscuro che quasi incute un certo timore perché sfugge alla nostra compressione.

Mistero è un segreto di Dio che egli ha voluto rivelare agli uomini, è un pezzo della sua profonda e irraggiungibile realtà che egli ha voluto condividere con ognuno di noi perché potessimo entrare a conoscere un po’ il suo cuore e il suo progetto di salvezza.

All’invito del sacerdote a contemplare il mistero dell’Eucaristia come sintesi della salvezza, l’assemblea risponde con un’acclamazione che, nelle tre versioni che si possono dire, ci consegna degli elementi affascinanti.

Si tratta di un annuncio: celebrare l’eucaristia significa proclamare a tutto il mondo che Gesù è il Signore, che egli ha vinto la morte ed è vivo glorioso in virtù della sua risurrezione e che completerà la suo opera con la sua venuta finale. Celebrare l’Eucaristia significa proclamare la nostra fede in Gesù, ritrovare e confermare la nostra identità di cristiani. Ecco perché non si può stare senza eucaristia. Ecco perché non ha senso dire: «Sono cristiano ma non vado a messa».

Morte, risurrezione e venuta finale: questo è il cuore del messaggio cristiano. A volte rischiamo di perderci in mille discorsi e ragionamenti. L’Eucaristia ci riporta al centro di tutto, alla cosa essenziale, al cuore della nostra fede.

«E' pace intima la tua presenza qui» - dice un canto del Gen Rosso - «è cielo limpido, è gioia pura che ci fa conoscere chi sei per noi».

Don Marco

 

 

 

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