ESSERE SCINTILLE - 2

 

Carissimi,
ecco il secondo passaggio dell'omelia di Mons. Mario Delpini, pronunciata sabato 5 ottobre in Duomo a Milano durante la veglia coi giovani.

Scintilla, fragile apparire, allegra e spaventata compagnia nella notte, presenza di cui nessuno si accorge nel chiarore del giorno, chi sei?
"Sono scintilla, sono quasi un niente. Sono così piccola che sembra di non servire a niente. Mi spengo subito se non appicco un fuoco più grande, passo via come non fossi mai esistita se non mi poso su una paglia in attesa di regalare calore.
Sono scintilla, sono quasi un niente. Non si può dire se sia bella o brutta, tanto sono piccola. Non si può misurare quanto valgo e mi dico spesso: "io non valgo niente!". Eppure sono tutta ardore, tutta fuoco, tutta luce. Posso regalare luce nelle tenebre, calore nel freddo della storia.
Sono quasi un niente, eppure posso aver stima di me, possono compiere l'impresa meravigliosa di dare compimento all'intenzione del roveto che arde e non si consuma di liberare il suo popolo, di scuotere gli oppressi dalla rassegnazione, di seminare nella desolazione la speranza.
Sono quasi un niente, ma mi è stata affidata la missione. Sono quasi un niente, ma sono vocazione".

«Mi spengo subito se non appicco un fuoco più grande».
Questo mese missionario ci impone di fare a noi stessi una domanda: chi sono io?

La risposta la troviamo nel battesimo, che ha fatto di noi una missione vivente capace di infiammare di amore il mondo.

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