STARE

 

Carissimi,

ho trovato questo bellissimo testo del vescovo di Pinerolo che spiega l’importanza dello stare fermi a guardare. Le giornate eucaristiche hanno proprio questo senso: aiutarci a stare, a fermarci, a guardare Gesù.

Mons. Derio Oliviero dice che è solo stare tanto tempo davanti a un quadro che ci insegna a non guardare solo a noi stessi. Lo stesso, a maggior ragione, vale quando stiamo tanto tempo con lo sguardo fisso sull’Eucaristia.

«Stare un'ora di fronte allo stesso quadro, è interessantissimo! Cosa succede a stare di fronte a qualcosa di bello (vale per i quadri ma anche per un sacco di altre cose)? Come prima cosa, succede che dopo un po' la vedi. Dopo almeno mezz'ora fermo a guardare un quadro, a sentirne la spiegazione o a darla, succede questa cosa eclatante: lo vedi! In genere, quando andiamo alle mostre, i quadri li guardiamo così: «Questo è brutto, questo è carino, non mi piace, mi piace, non mi piace» e usciamo. Non abbiamo visto i quadri, abbiamo visto invece cosa noi abbiamo provato di fronte ai quadri: non abbiamo smesso di guardare a noi stessi. Non ci avevo mai pensato! Per quanto io sia innamorato dei dipinti e delle opere d'arte, non avevo mai pensato che,  la maggior parte delle volte che vado a vedere una mostra, non guardo i quadri ma guardo me! Passi, stai lì un minuto, ma di per sé non hai visto il quadro, hai visto una piccola impressione che ha dato a te. Stai guardando cosa hai dentro, non il quadro. Solo dopo un po' che stai lì, fermo davanti al quadro, ti accorgi che c'è proprio un'altra cosa rispetto a te, a prescindere se ti piaccia o meno: perché iniziano a svelarsi i particolari, cogli le diverse espressioni e, alla fine, lo vedi».

 

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