UN REGNO UNITO

 

Carissimi,

“se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi” (Mc 3, 24). Con queste parole Gesù risponde a coloro che lo accusano di essere posseduto da Beelzebùl e di scacciare i demòni per mezzo del capo dei demòni. È una frase che cerca di far ragionare i suoi avversari: come può essere forte un regno se è diviso al suo interno? Che senso ha accusarlo di essere uno che scaccia i demoni per mezzo del capo dei demoni?

Gesù, per mostrare l’assurdità dell’accusa nei suoi confronti, pone anche una domanda: «Come può Satana scacciare Satana?».

Nel percorso del mese di Maggio, in questa settimana, nel pregare la Beata Vergine Maria che scioglie i nodi, ci siamo fermati a riflettere sui nodi di giunzione, nodi che uniscono due o più corde. La domanda di Gesù, dunque interpella anche noi: come è possibile che in una comunità cristiana ci siano delle divisioni? Come è possibile che nella Chiesa ci siano state e ci siano delle fratture al suo interno? Se un regno non è unito in se stesso crolla.

Allora la domanda di Gesù ai suoi avversari diventa una buona occasione per verificare quanto le nostre comunità sappiano essere unite, quanto i vari gruppi sappiano sentirsi membra di un unico corpo, quanto le varie realtà delle nostre parrocchie sappiano stimarsi a vicenda, sappiano sostenersi, interessarsi le une delle altre, sappiano collaborare.

Possiamo giustificare qualche incomprensione all’interno di una parrocchia col fatto che siamo uomini, e l’uomo si sa è fragile, tuttavia non possiamo non prendere seriamente la frase di Gesù che dice: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 35). È l’unione, l’amore reciproco, che fa la forza! 


don Marco

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