Un’occasione per dire che noi siamo popolo

La visita, tra poco più di un mese, del Papa a Milano, ha già mobilitato la Diocesi con tutta quella complessa macchina organizzativa inevitabile quando ci sono eventi di vasta portata.

Il programma intenso della visita il 25 marzo (dall’incontro con sacerdoti e religiosi in Duomo, alla visita a una periferia di Milano, al carcere di San Vittore, alla Messa al Parco di Monza per finire allo stadio S. Siro con i ragazzi della Cresima) mi auguro non faccia passare in secondo piano l’aspetto più importante della visita: incontrare un popolo.

La tradizione ambrosiana tiene ancora nonostante l’impressione di un dissolvimento della fede e della comunità cristiana.

La visita di Papa Francesco non può che essere vista come un dono prezioso dentro un processo di ricerca e di ricostruzione di un’anima per la città e per la nostra diocesi.
Non conteranno i numeri, ma conterà il riconoscersi parte di un popolo che questi numeri richiamano. 

Anzi i numeri dicono, ancor più delle  parole, quanto è grande il compito delle comunità cristiane in un mondo secolarizzato e in frantumi.

Ci riempie dunque di responsabilità la partecipazione agli eventi legata alla visita di Papa Francesco.

Questo mi aspetto: sentirmi parte di un popolo in cerca di nuova anima.

dS

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