Messaggio del Cardinale per la Festa dell’Oratorio

All’inizio del nuovo anno oratoriano vorrei invitarvi ad ascoltare con attenzione quel desiderio di essere felici che ognuno di voi ha nel cuore.
Lo percepiamo a volte come il realizzarsi delle nostre aspirazioni, altre volte come l’assenza di problemi e fatiche o ancora come vita piena, riuscita, bella.
Questo desiderio accomuna tutti gli uomini e le donne della storia, a qualsiasi credo, popolo, epoca essi appartengano.
Chi infatti, sano di mente, potrebbe dire: «Non voglio essere contento?».

Venendo sulla terra, facendosi uomo come ciascuno di noi, Gesù ci ha annunciato una cosa bellissima: un Dio alleato della nostra felicità, che si appassiona per la verità di ciò che ci piace e rende bella e felice la nostra esistenza: chi l’avrebbe mai detto?

Questa sete di felicità chiede di essere saziata con acqua viva, che appaghi veramente. Non abbiamo bisogno di soddisfazioni effimere, che svaniscono come la schiuma delle bevande gasate, ma della gioia profonda del cuore, quella che solo lo Spirito del Signore risorto sa dare. Perché il Signore ci ha creati liberi, liberi di scegliere il bene e il male, liberi di seguire le tante occasioni che la vita ci propone. Per compiere il nostro desiderio di bene, occorre educarsi pazientemente a scegliere il bene e a rifiutare il male, proprio come i musicisti o gli atleti che dedicano tempo e passione a perfezionare i movimenti e a correggere gli errori.

Per questo il nostro motto sarà: Scegli (il) bene!

Scegli (il) bene è dunque l’invito che Gesù ci rivolge; ma per far ciò è importante imparare a scegliere bene, facendosi aiutare dalla comunità dell’oratorio a tenere fisso lo sguardo su Gesù, allontanando quanto ci distrae dal progetto di bene che egli ha per noi.

La posta in gioco è alta e bella.

Card. Angelo Scola

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